Esercizi per allungare i flessori e rinforzare

gli estensori della mano.

È un ottimo esercizio di preparazione per chi ha dolore al polso nella posizione in appoggio sulle mani. Se usiamo sempre i supporti per limitare il dolore non ci sarà mai una riduzione degli squilibri muscolari. Infatti i supporti devo essere usati solo in casi di necessità estrema.

La lunghezza funzionale dei muscoli e l’elasticità del tessuto fasciale sono determinate dall’attività motoria quotidiana. Se il range di movimento disponibile dell’articolazione non viene regolarmente usato, l’estensibilità dei muscoli e delle strutture fasciali corrispondenti diminuisce: si “accorciano”.

I muscoli ipertrofici, con il conseguente aumento della tensione di riposo, tendono ad “accorciarsi”. I loro antagonisti tendono a indebolirsi, creando uno squilibrio nell’articolazione, il cosiddetto squilibrio posturale. Molto spesso, i flessori della mano sono ipertrofici e accorciati.

Quali possono essere le cause? Esempio, la monotonia del movimento sul polso e sulle dita: pensate a lavori prolungati al computer, a tante altre attività in cui per la maggior parte del tempo le dita e il polso si trovano in una posizione flessa; il risultato è che si possono creare delle limitazioni nell’estendere la mano. A questo punto è chiaro assumendo la posizione quadrupedica si può creare un disagio, perché non c’è la predisposizione di potere estendere la mano. Appoggiare la mano piatta senza accusare dolore è l’obiettivo di questo esercizio e un passo verso l’eliminazione dello squilibrio.

Lo squilibrio tra flessori estensori della mano si risolve allungando i flessori e rinforzando gli estensori. Inoltre può trarre beneficio da questo esercizio anche chi soffre delle sindrome del tunnel carpale.

 

 

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